Servizi di security – Intelligence privata e Sicurezza Marittima a Trieste
Per lo Shipping, per la Logistica, per le Aziende, per l’Industria

Walter Policastro è certificato dalla Norma ISO 10459/2017 quale Senior Security Manager e come tale si occupa, tra l’altro, della sicurezza fisica di un’infrastruttura (sviluppa analisi dei rischi e piani di sicurezza), della sicurezza informatica, della sicurezza sul lavoro, della fedeltà dei dipendenti, del controllo preventivo dei fornitori, dell’applicazione del codice della privacy, di anticrimine e della tutela ambientale ; ricopre detto incarico per primarie aziende di interesse internazionale. In particolare i suoi interessi si sono indirizzati nel settore della logistica ed in particolare nella protezione dei trasporti via mare e via terra.
Grazie all’attrazione per il mare e vivendo in una città di mare, Walter Policastro si è specializzato nella sicurezza portuale (maritime security) e, grazie alla qualifica di Istruttore certificato in ship e port security conseguita presso il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili – Capitaneria di Porto di Trieste svolge corsi di formazione per la sicurezza marittima (“maritime security”); in questo specifico settore si occupa anche di sviluppare piani di sicurezza e, talora, ricopre l’incarico di agente di sicurezza dell’impianto portuale (PFSO).
Vive e lavora a Trieste la cui posizione al vertice del Mare Adriatico le garantisce il ruolo di nodo portuale di scambio tra un’ampia area sviluppata dell’Europa centrale ed i mercati dell’Europa orientale. Il vantaggio geografico di Trieste quale crocevia dell’interscambio marittimo internazionale, specie con il Far East, è evidente sia rispetto ai porti nordeuropei, sia rispetto ai porti del nord Tirreno. E’ sempre stato affascinato dal mare, dalle navi, dal porto e miscelare sicurezza e mare è stato facile.

La passione per il mare di Walter Policastro deriva dalla considerazione che Il dominio del mare è l’espressione massima della potenza. Uno spazio per definizione incontrollabile, in quanto esteso per oltre due terzi della superficie terrestre, senza confini fisici che è tuttavia da sempre oggetto di infinite dispute intorno alla sovranità di questa o quella sua area.
I porti possono costituire le principali vie di accesso per l’Europa continentale e la posizione geografica conferisce loro una funzione di primaria importanza, nell’area mediterranea. Il mondo logistico ricopre un ruolo strategico per la nostra economia ed il collegamento, tra porti e territorio, risulta essere di fondamentale importanza. La posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo ha da sempre favorito il trasporto e gli scambi commerciali marittimi. Le città che si affacciano sul mare e che hanno la fortuna di avere un impianto portuale, trovano in esso il cuore della loro attività e la ricchezza che l’attività stessa sviluppa a vantaggio di tutta la comunità locale.

Dopo il dramma dell’11 settembre che ha avvolto la nostra vita e che vede il terrorismo come il “nemico n.1” della nostra democrazia e della nostra libertà, Walter Policastro ha condiviso il parere di tutti gli esperti di intelligence che proteggere il mare, i trasporti, è come proteggere noi stessi, il nostro mondo, i nostri valori, la nostra democrazia, la nostra libertà.
Garantire la security dei trasporti, in particolare di quelli via mare, per l’economia internazionale vuol dire assicurare i livelli di vita raggiunti.
Nel 2001 dopo la tragedia delle Torri le strutture di intelligence sembravano non avere dubbi: le navi sono uno dei più probabili obiettivi del terrorismo perché ritenute difficili da difendere e perché un attacco potrebbe generare molte più vittime di quelle dell’11 settembre e mettere in ginocchio l’economia globale. Nella ricerca di sempre nuove e più mediatiche forme di offesa, non è da escludere che il terrorismo internazionale in un prossimo futuro possa impiegare i container trasportati via mare trasformandoli in armi di distruzione di massa.

Si pensi cosa potrebbe generare l’esplosione di una serie di bombe collocate in container a bordo di una nave ormeggiata in uno dei principali porti mondiali o l’esplosione di un container arrivato via mare mentre viene trasportato nel mezzo di una nostra metropoli.
La prospettiva che i terroristi possano dirottare una grossa nave petroliera e farla esplodere in un porto rappresenta un pericolo concreto ed attuale ed è tutt’altro che remota; quale danno, oltre a quello di perdite di vite umane ed economico, potebbe rappresentare per l’ambiente e l’ecosistema marino, lo sversamento di migliaia di tonnellate di petrolio in mare?

E si pensi alle perdite di vite umane se una nave passeggeri ormeggiata in un terminal crocieristico che sta sbarcando ed imbarcardo 6/7000 persone venisse fatta oggetto di un attentato terroristico.
Su queste valutazioni Walter Policastro si è specializzato ed oggi può definirsi uno dei massimi esperti di sicurezza marittima; opera in ambito privato applicando tutte le disposizioni delle normative internazionali e nazionali del settore e si basa prinicipalmente sui dettami del concetto di “intelligence“, ovvero il risalire da un piccolo fatto noto accaduto ad un grande fatto ignoto (negativo) che potrebbe accadere. Specificatamente si occupa della sicurezza e della protezione dei trasporti marittimi e terrestri.

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